Dal tuo terrazzo si vede casa mia
di Elvis MalajMiglior recensione della Giuria del Premio Strega Giovani 2018
[Recensione di Kal Awoke, classe 3^ C, Scuola Italiana Statale di Addis Abeba – Etiopia]
Dal tuo terrazzo si vede casa mia è una raccolta di racconti il cui protagonista è «l’albanese». «L’albanese» non è un personaggio raffigurato in una persona specifica ma rappresenta metaforicamente lo straniero in Italia, rendendo il razzismo uno dei temi principali del libro. Paradossalmente il protagonista del primo racconto, Glen, afferma che «Il razzismo non esiste»… niente di più falso. Il razzismo esiste eccome e lo posso confermare io che l’ho provato in prima persona sulla mia stessa pelle, la pelle di cui provavo vergogna e che, quando, come Kreshnik, mi trovavo davanti ad una nuova classe mi rendeva «diversa». Il razzismo esiste ed è una malattia infettiva che contamina questa società, è un pensiero sbagliato, è uno sguardo accigliato, una mano non offerta, una superiorità fasulla, un’indifferenza dolorosa, un commento ignorante; sì, perché in fondo il razzismo non è altro che il frutto più maturo dell’albero dell’ignoranza. E non lo si può definire su esperienze personali, il razzismo è un difetto indiscutibile della società di cui non ci si può liberare. Tutti i personaggi, anche quelli più scontati, attraverso i loro stati d’animo, i loro pensieri, le loro reazioni e il loro modo di affrontare le cose, anche con un po’ d’ironia, trasmettono un messaggio e rilevano le opinioni e i punti di vista delle persone di questo mondo, un mondo dove convivere pacificamente con l’altro comporterebbe uno sforzo eccessivo per alcuni, e vedremo chi cadrà per primo: noi o il mondo stesso.
Elvis Malaj, Dal tuo terrazzo si vede casa mia, Editore Racconti, 2017