Intervista a Elisabetta Bagli
a cura degli alunni della primaria della Scuola Statale Italiana di MadridPubblichiamo l’intervista che abbiamo fatto a Elisabetta Bagli, autrice italiana che vive a Madrid. Elisabetta è una poetessa, ma ha scritto anche una fiaba intitolata “Mina e la fatina del lago di cristallo”. Alcuni di noi l’hanno letta e poi abbiamo avuto il piacere di incontrare l’autrice!
Ciao Elisabetta, siamo i bambini della VA della Scuola Statale Italiana di Madrid. Volevamo farti delle domande sul libro “Mina, la fatina del lago di Cristallo”. Però, prima dell’intervista sulla fiaba, ti potresti presentare?
Da quanto tempo fai la scrittrice? E quando hai scoperto di voler fare questo mestiere?
Sono scrittrice da pochi anni, diciamo otto-nove anni più o meno, ma ho sempre amato scrivere e ho sempre voluto mettere nero su bianco i miei pensieri. L’ho fatto da sempre, da quando ero piccola come voi. Solo da grande ho sentito la chiamata della scrittura, con la maturità. Forse prima non mi sentivo pronta a far leggere quel che scrivevo agli altri e a un certo punto ho sentito che era arrivato il momento. Per questo vi dico che se avete delle idee, delle storie da raccontare o solo dei pensieri, prendete un pezzo di carta o anche un tablet, un PC o il cellulare e scrivete! Potete vivere mille avventure interessanti attraverso la scrittura e la lettura. Sì, perché prima di essere scrittrice sono un’accanita lettrice!
Dei tuoi libri, qual è il tuo preferito?
Tutti!! Ogni libro è un pezzo di me; è come se fosse mio figlio ed è impossibile scegliere! Anche se, ovviamente rimarrò ancorata al mio primo libro “Voce”, un libro di poesie, perché rappresenta la mia prima incursione nel mondo della letteratura e poi… a Mina perché è il primo libro per bambini che ho scritto e che ho dedicato ai mie figli! L’idea di scrivere questa fiaba per bambini è sorta addormentando i miei figli quando erano più piccoli. Ormai avevamo letto tutte le classiche fiabe che avevamo in casa e mi venne in mente di chiedere loro se avessero voglia di inventarne una insieme a me. Francesca, la mia principessa, disse immediatamente di sì e Stefano, il mio baldo cavaliere, la seguì a ruota. In questo modo, semplice e divertente, è nata Mina, una fiaba dedicata interamente a loro. Devo ammettere che ne abbiamo inventate anche altre di storie che hanno come protagonista Mina. Speriamo solo che un giorno riescano a vedere la luce!
Il tuo libro è ambientato qua a Madrid. Se sei italiana, come mai hai scelto la Spagna per la tua storia, e perché proprio il parco del Retiro?
Perché vivo a Madrid da quasi diciassette anni ormai e mi sento madrilena di adozione e ho scelto il Parco del Retiro, perché abito vicino a questo meraviglioso parco ed è il mio “giardino personale”, abbiamo trascorso tutta l’infanzia dei miei figli giocando lì e ancora oggi nessuno della mia famiglia può far a meno di fare una capatina al Retiro ogni giorno!
A noi ha sorpreso il fatto che Corinna e Cordelia sono inseparabili amiche per la pelle, ma poi Corinna tradisce Cordelia. Come ti è venuta l’idea di scrivere un libro sull’amicizia tra due bambine? Ci potresti dire che cos’è per te l’amicizia?
Ho deciso di scrivere un libro sull’amicizia perché, dopo l’amore per i propri genitori e per la propria famiglia è uno dei primi sentimenti che sperimentano i bambini e che devono imparare a gestire attraverso le proprie emozioni. Purtroppo, a volte capita, nel corso della vita, che le persone che credevamo amiche, non lo sono mai state o non lo sono più o capita anche che dopo un battibecco con il proprio migliore amico torna il sereno.
L’amicizia per me… lo dico in versi con la mia poesia
“Amico Vero”
Un amico è la forza del destino,
è la fiducia nel mondo,
la libertà di essere sempre se stessi,
il coraggio di raccontarsi.
Un amico è complementarietà,
è il limpido abbandono delle paure,
la vera conoscenza dell’anima,
il confronto con le inquietudini.
Un amico è scoprire un altro Universo,
è la tranquillità dopo la tempesta,
il percorso rinnovato della coscienza,
la crescita emozionale dello spirito.
Un amico,
un amico vero
è il potere di credere nella vita,
per sempre.
A noi ha molto incuriosito il luogo in cui è ambientato il libro, e cioè in una parte precisa del Retiro: il Palazzo di Cristallo e il Laghetto che gli sta davanti. Perché hai voluto ambientare questo libro proprio lì?
Perché è un luogo da fiaba, meraviglioso e ci ho passato intere giornate insieme ai miei figli fantasticando storie! Sicuramente è il mio luogo preferito di tutta Madrid!
Nella tua fiaba, ci sono personaggi diversi, sia realistici che fantastici. Sono tutti ispirati a persone reali?
Mi sono ispirata a delle persone reali, ma in realtà la fantasia ha giocato molto sulla scrittura di questa fiaba. Del resto non sarebbe un a fiaba se inserissi tutte cose vere!
All’inizio della fiaba parli di un mostro che mangia i bambini e che si nasconde dentro la grotta intorno al lago. Poi, però, non lo nomini più e quindi non riappare nella storia. La leggenda del mostro è reale o te la sei inventata?
La leggenda del mostro me la sono inventata. La Cascata che voi avete visto e sotto la quale siamo passati e che è vicina al Palazzo di Cristallo del Retiro è reale, e quando erano più piccoli ai miei figli incuteva una vera e propria paura passare al buio sotto la “montagna” come dicevano loro! E allora ho deciso di inventarmi questo Mostro che abitava proprio lì dentro.
Cordelia e Corinna ricevono l’anello ed esprimono tre desideri. Le due amiche esprimono due desideri uguali, ma poi Cordelia vuole avere successo e Corinna rimanere amica di Cordelia. Per te, significa qualcosa il fatto che un’amica sia più generosa dell’altra?
Significa che non tutti siamo uguali e che dobbiamo imparare a convivere con le diversità dell’uno e dell’altro e imparare a saperle gestire senza farsi male o far male all’altro. Bisogna cercare un equilibrio, un’armonia per poter vivere bene in questa nostra esistenza.
Cordelia ruba l’anello a Corinna per andare bene nella verifica di matematica. Però Cordelia va male al compito, mentre Corinna prende un bel voto. Perché hai pensato a questo episodio?
Perché anch’io sono stata bimba e ho studiato e ne ho viste così tante di Cordelia che non volevano studiare e cercavano ogni modo per poter andare avanti senza studiare! Ma avete pensato al fatto che Corinna, senza l’anello e avendo studiato continuava ad andare bene ugualmente? Perché? Perché chi lavora per bene e ha un cuore puro va sempre bene nella vita!
A noi hanno sorpreso i disegni. Hai lavorato con un’illustratrice/ illustratore che ti ha aiutato nel tuo processo come scrittrice e quindi ha voluto illustrare il tuo libro?
La copertina della nuova edizione, quella che avete voi è di Marina Atzori, una bravissima poetessa e scrittrice che non finirò mai di ringraziare per essermi stata sempre accanto. Mentre i disegni appartengono alla vecchia edizione e sono stati riadattati e sono di Sailormoon, così si chiamava la ragazza che faceva la grafica per il mio vecchio editore.
Noi abbiamo finito con le domande. Tu ci vuoi dire qualcos’altro? Ciao!
Vi dico solo, scrivete, scrivete e leggete! È importantissimo per farvi aprire la mente e il cuore. E poi voi siete fortunatissimi: potete farlo direttamente in due lingue!!
La VA della scuola italiana primaria di Madrid.