L'ultimo gladiatore di Pompei
di Rosa Tiziana BrunoRecensione a cura di Lorenzo, classe I media, Lycée International di Saint Germain en Laye (Francia)
Il libro “L’ultimo gladiatore di Pompei” di Rosa Tiziana Bruno è la storia appassionante di un bambino che vive a Pompei nel 79 d.C.
Tito è il figlio di un ricco commerciante di nome Aulo Umbricio Scauro e diventa il migliore amico di Lucilla, figlia di Lucio Pompeo, un aristocratico caduto in disgrazia e costretto a combattere come gladiatore per mantenere la famiglia. In un primo momento, Tito è affascinato dal mondo dei gladiatori. Ma un giorno, invece di andare a scuola, assiste a uno spettacolo di lotta e rimane sconvolto dalla violenza dello spettacolo, ma anche dalla crudeltà degli spettatori.
Le condizioni di vita dei gladiatori sono difficili. Insieme all’aiuto di Tito, Lucilla organizza la rivolta dei gladiatori, che si ribellano ai maltrattamenti a cui sono sottoposti. La ragazza, il padre e i gladiatori saranno arrestati, ma Tito approfitterà dell’eruzione del Vesuvio per liberare i suoi amici. Alla fine del libro, il gruppo riesce a salvarsi con una barca per poi accostare nella capitale dell’impero romano, Roma, dove Tito ritroverà i suoi genitori sani e salvi.
Tito è un bambino molto coraggioso e socievole. Mi piacerebbe molto possedere le sue stesse qualità altruistiche e la sua stessa facilità nel comunicare con la gente. Anche per me l’amicizia è fondamentale e i miei genitori mi hanno insegnato che è importante battersi per ciò in cui si crede. Per questo motivo mi sono spesso immedesimato nel personaggio e credo che uno dei principali insegnamenti di questo libro è che bisogna rispettare il prossimo, a prescindere dalla sua condizione sociale.
Il racconto è pieno di avventure, intrighi e sviluppi inattesi che mi hanno tenuto con il fiato sospeso dall’inizio alla fine della lettura. Uno dei miei passi preferiti riguarda senza dubbio l’eruzione del Vesuvio. L’autrice ha uno stile molto chiaro e le sue descrizioni così precise mi hanno fatto vivere in prima persona il terrore provato dagli abitanti di Pompei. Mi sono piaciuti molto i disegni che accompagnano la narrazione del libro e che mostrano gli abiti, i divertimenti e le case di uomini vissuti nell’antichità. Nonostante siano trascorsi più di duemila anni, mi ha fatto molto riflettere il fatto che gli uomini siano sempre stati guidati dalle stesse passioni, desiderio di libertà e sete di potere.
Rosa Tiziana Bruno, L’ultimo gladiatore di Pompei, Raffaello, 2018