ASSASSINATION

di Guido Sgardoli

Recensione a cura di Max, classe II media – Lycée International di Saint Germain en Laye (Francia)

Siamo nella Londra di fine Ottocento, grigia e piovigginosa. David Pip e Calum Traddles sono amici, sono rinchiusi in un tetro orfanotrofio e vengono trattati molto male. Una notte decidono di fuggire dall’orfanotrofio con l’intento di raggiungere Londra per indagare sulla misteriosa scomparsa di Sherlock Holmes, uno dei più famosi investigatori di tutti i tempi. David è convinto di essere suo figlio e vuole a tutti i costi scoprire se suo padre sia morto, come credono molti, o se sia ancora vivo. Così lo cerca in tutta Europa con il suo amico Calum. I due passano da un’avventura all’altra senza perdersi mai d’animo. L’intento è di arrivare in Svizzera, dove Watson, collaboratore fidato di Sherlock Holmes, sostiene di averlo visto per l’ultima volta. Superano una prova dopo l’altra e non si arrendono mai, finché ritornano a Londra senza aver trovato nessun indizio. Ma una sorpresa li aspetta: il Dottor Watson ha ricevuto una lettera indirizzata a David. Sulla busta si legge: “Per il Signor David Pip, strettamente personale”. Era firmata “Il tuo amico sincero S.H.”.

Quindi il suo amico, non suo padre.

Nella lettera viene rivelata tutta la verità dei fatti: non la verità vera, ma quella che Sherlock Holmes voleva che fosse creduta vera. Ma allora ognuno sceglie la sua verità e la racconta? Pare proprio che sia così. Nel libro che ho letto l’autore fa domandare a qualcuno: “Come è possibile vivere in mezzo a personaggi di libri di fiabe come se fossero veri?” E la risposta sembra semplice: “Ognuno di noi è personaggio di un libro che si chiama vita e quasi sempre se lo inventa”.

Guido Sgardoli, A.S.S.A.S.S.I.N.A.T.I.O.N. L’incomparabile avventura del figlio segreto di Sherlock Holmes, Biblioteca Universale Rizzoli, 2012.