Petrademone. Il libro delle porte
di Manlio CastagnaRecensione a cura di Martina e Vittorio, classe III media – Lycée International di Saint Germain en Laye (Francia)
Petrademone era conosciuta per i suoi border collie. Ce n’erano tredici. Adesso ne restano tre. Cosa è successo agli altri dieci? È quello che cerca di scoprire Frida, ragazzina sensibile che ha perso entrambi i genitori in un incidente stradale e vive con i suoi zii Barnaba e Cat. Dall’arrivo della zia Astrid con la figlia Myriam, che è muta, cominciano a susseguirsi gli avvenimenti più strani. La ragazza inizierà una vita a cavallo tra due mondi, due universi completamente diversi. Ed è lì, a Petrademone, un posto magico e misterioso, che si svolge la vicenda.
Frida scopre allora la pietra dei Guardiani che lei ha il potere di estrarre. Grazie a questa pietra potrà affrontare una forza oscura di un mondo parallelo. Le cose peggiorano quando lo zio Barnaba si ritrova bloccato nell’altro mondo, prigioniero di creature bizzarre. Frida e i suoi amici dovranno scappare dal Magro, una creatura oblunga e senza faccia, prima di dover affrontare il creatore di tutto questo potere malvagio.
La suspense e il mistero di cui il libro è intriso ci hanno molto appassionato. Una lettura piacevole, che in certi passaggi propone momenti di vero terrore, come a p. 41: “Lì, tra la vegetazione cresciuta disordinatamente, era apparsa una figura magrissima alta spaventosa. Misurava circa tre metri, o forse di più. Indossava un completo nero attillato e le lunghe braccia toccavano quasi le ginocchia”.
I personaggi che popolano la storia possono essere del bene, del male, o persino del mezzo e sono solo una piccola parte del mondo che ha creato Manlio Castagna. Tra essi, la figura di Vanni ci ha molto incuriositi e sorpresi: rappresenta l’innocenza con le sue andature goffe, la sua timidezza e le paure improvvise, il bisogno di essere incatenato per rassicurarsi. Ci ha colpito la maniera in cui parlava, in modo incomprensibile. L’idea di Manlio Castagna è stata proprio interessante: ci lascia in sospeso fino alla rivelazione finale, quando si scopre che il personaggio parla al contrario.
Tra il fantasy e l’horror, questo romanzo non merita solo di essere letto ma anche vissuto.
Manlio Castagna, Petrademone 1. Il libro delle porte, Mondadori, 2018